Come Funziona un Metal Detector?
Vi siete mai chiesti come funziona un metal detector? In tanti sanno utilizzare il proprio cercametalli ma non tutti sono a conoscenza di come realmente funzioni. Vediamo in questa piccola guida, che magari approfondiremo in futuro, cosa permette al metal detector di rilevare i diversi metalli e come il detectorista può capire se sotto di esso è presente o meno qualcosa di buono.
Cos’è
Il metal detector, abbreviato anche con la sigla MD, è un trasmettitore di onde radio. La bobina è contenuta all’interno della piastra, in gergo chiamata anche con il termine piatto, e rappresenta l’antenna del MD.
Le piastre che contengono più bobina avranno un’onda radio emessa/ricevuta più corta. In questo caso l’unità di misura della frequenza è chiamata KHZ, ossia kilohertz. Attenzione a non scambiare erroneamente la Frequenza del Metal Detector con la funzione di Shift, cioè del cambio frequenza di cui alcuni metal detector sono dotati.
Nello specifico la funzione di Shift serve esclusivamente a variare di pochissimo i Kilohertz in modo tale da eliminare eventuali interferenze. La funzione di Shift (o se preferisci cambio frequenza) non modifica realmente la frequenza operativa del tuo cercametalli.
Come Funziona
Il metal detector, in fase di ricerca, invia continuamente un segnale radio. Il segnale entra nel terreno e se non trova nulla si disperde. Se invece le onde radio incontrano un oggetto metallico, questo le farà rimbalzare e tornare indietro. A questo punto il cercametalli interpreterà l’onda radio tornata indietro ed emetterà un suono in base al tipo di metallo trovato.
Potrebbe capitare a volte che il proprio metal detector emetta dei segnali e che una volta scavato non vi si trovi nulla. Il cercametalli è impazzito? La risposta è negativa. In questo caso parliamo di falsi segnali. Se la ricerca viene fatta in aria, in acqua dolce, sul vetro o sul legno non avremo mai falsi segnali.
Il problema si ottiene quindi solo su certi tipi di terreno che probabilmente contengono un’alta mineralizzazione. I minerali infatti, oltre che a causare possibili falsi segnali rendono più difficoltosa la ricerca di un target. I MD più performanti hanno parzialmente risolto questo problema ma per un cercametalli di fascia media o bassa il dilemma sussiste.
Discriminazione
La soluzione ideale quando si incontrano casi del genere è quella di utilizzare, se il MD ne è provvisto, il discriminatore. Un’altra soluzione è quella di abbassare la sensibilità del MD. Sia l’utilizzo del discriminatore che la diminuzione della sensibilità sono delle armi a doppio taglio.
Mentre da un lato si ha la riduzione dei falsi segnali e si riduce la spazzatura ferrosa ritrovata, dall’altro lato si ha la riduzione di potenza e del campo di ricerca quindi si potrebbero perdere dei possibili target.
Istruzioni
Quando acquisti un metal detector, se lo compri di una marca seria o da un venditore decente, riceverai sicuramente il libretto delle istruzioni. Nella maggior parte dei casi il libretto delle istruzioni contiene tutte le informazioni che ti servono per iniziare ad effettuare le ricerche con il tuo metal detector ma i piccoli trucchi si imparano dai ricercatori più esperti o con l’esperienza.
Il mio consiglio quindi è quello di leggere subito il libretto delle istruzioni e poi di fare qualche domanda, dopo i primi utilizzi, ai ricercatori esperti o anche a chi ti ha venduto il metal detector. Meglio togliersi un dubbio subito piuttosto che continuare a spazzolare male per chissà quanto tempo.